Emozione cavallo
Quando Victoria Demuru parla di Fargetta, il suo cavallo, gli occhi le brillano. Non è solo un animale: è compagno, amico, alleato in una vita che le ha riservato sfide complesse. Victoria ha trasformato la sua passione per i cavalli in un progetto che cambia vite: dieci anni fa, insieme a Martina De Vincentis, ha fondato Chubby Horse, per dare una seconda possibilità ai trottatori a fine carriera o non idonei all’agonismo.
Quando ho incontrato Day Life era poco più che una puledra che aveva appena fatto le prove di qualifica per le corse al trotto. Tommy, il suo allenatore, un pomeriggio mi vide mentre mi aggiravo tra i box della sua scuderia che allora si trovava all’interno del comprensorio dell’ex-Unire e mi disse: “Da domani ho bisogno di te in scuderia per pulire i cavalli, ti aspetto alle 7.00, non mancare”.
Il cavallo che mi ha cambiato la vita si chiamava Sparky, anzi, io la chiamavo così, come era scritto nel suo passaporto anche se in realtà il suo nome indicava la sua genealogia. SPARKY ANTO LAD, ha avuto una vita intensa, non felicissima… così come capita spesso a questi quadrupedi di grande empatia.
Il cavallo era un animale sconosciuto nella mia famiglia.Nessuno me lo aveva fatto incontrare eppure, fin da piccola, ne ero sempre stata inspiegabilmente attratta.
Penso e ripenso come fare a ridurre le mie emozioni in una paginetta, sembra impossibile, sintetizzare non è mai stato il mio forte! Ho pensato di dividere in tre “atti” (prometto brevissimi) per descrivere questa mia vita con loro, da quando avevo 5 anni ad oggi che ne ho 38.
La mia passione per i cavalli è qualcosa di innato, che mi accompagna da sempre, fin da quando ero bambina. Vicino a casa c'era una fattoria con alcuni cavalli, ed era là che mi rifugiavo ogni pomeriggio dopo la scuola. Li spazzolavo, pulivo i box e li portavo nei paddock, in cambio di qualche lezione di equitazione. A volte portavo con me un libro, e mi sedevo nell'erba a leggere, mentre i cavalli pascolavano attorno a me. A volte avevo con me dei fogli, e scrivevo delle poesie.
All’età di 3 anni ho iniziato ad avvicinarmi ai cavalli, a prendere le prime lezioni e frequentare il maneggio vicino casa. A causa di una banale caduta, ho vissuto un periodo lontano dai cavalli, poi nel 2014 dopo un periodo di grande cambiamento, grazie all’invito di un’amica per una passeggiata a cavallo torno in sella.
Che cosa mi lega così profondamente ai cavalli me lo sono chiesta tante di volte nella vita. E anche per motivi diversi.Penso sia l’amore incondizionato, sconfinato come le praterie, senza limiti e confini, un terreno di vita che condividiamo insieme. E aggiungerei Liberi soprattutto.





























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