Ricerca: Data: 02/02/2021 - 1 articoli
“…Immaginiamoci l’uomo come un animale ammalato di una malattia che simbolicamente chiamo paludismo, dato che viveva nei pressi di pantani insalubri. Questa malattia, che non riuscì a distruggere la specie, gli causò un’intossicazione che produsse in lui una iperfunzione cerebrale- il cui risultato fu che l’uomo si riempì di immagini e di fantasie- di cui, come è risaputo, persino gli animali superiori sono mancanti. L’uomo si trovò ad avere dentro di sé tutto un mondo immaginario, un mondo interno di cui l’animale è privo, un mondo interno diverso e contrario al mondo esterno....
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